Il paziente anziano: troppi bassi dosaggi inappropriati?

Dott.ssa Roberta Rossini (USC di Cardiologia, Ospedale S. Croce e Carle di Cuneo)
Presenta: Federico Nardi (Direttore della Div. di Cardiologia Ospedale Santo Spirito Casale Monferrato)

La medicina ha condotto dei grossi passi avanti nel garantire non solo una maggiore durata ma soprattutto una migliore qualità della vita del paziente.
L’allungamento dell’aspettativa di vita è un’ottima notizia. Di contro, la forbice tra il numero di giovani e il numero di anziani si è allargata di molto negli ultimi 30 anni. I pazienti anziani sono in maggior numero rispetto ai giovani: è dovere e prerogativa del medico non solo “allungare la vita” del paziente, ma anche ottimizzare il più possibile il suo stato di “ben-essere”, inteso come “vivere bene”.
Un argomento complesso che richiama altri temi, come quello della prevenzione terapeutica e della percezione da parte del medico (a volte inadeguata) della condizione di fragilità del paziente, che condiziona la scelta dei dosaggi e quindi l’efficacia stessa della terapia. Che ruolo hanno avuto le terapie, come quelle dei nuovi anticoagulanti, in termini di prevenzione nei soggetti anziani? Come incide la terapia nella percezione della qualità della vita del paziente?

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